Malattie delle piante

Informazioni su interventi e normative per combatterle

Misure di lotta obbligatoria

In ambito urbano la lotta antiparassitaria obbligatoria per le piante ornamentali si riferisce a:

  • patologie presenti
    • cancro colorato del platano (agente patogeno: Ceratocystis fimbriata)
    • cerambicide dalle lunghe antenne (agente patogeno: Anoplophora chinensis)
  • patologie non segnalate
    • processionaria del pino (agente patogeno: Thaumetopoea pityocampa)
    • colpo di fuoco batterico (agente patogeno: Erwinia amylovora)
    • vaiolatura delle drupacee (agente patogeno: Plum pox virus)
    • cocciniglia di S. Josè (agente patogeno: Comstockaspis perniciosa Comst.)
    • cinipide del castagno (agente patogeno: Dryocosmus Kuriphilus).

Tali lotte si attuano in base alle modalità previste dalla normativa nazionale o regionale vigente e dal Servizio Fitosanitario Regionale.

L'Area Verde del Comune di Milano, in collaborazione con l’Ufficio Fitopatologico della Regione Lombardia, ha dato immediata attuazione alle misure contenute nei Decreti. 

In particolare, per il Decreto Regionale del 27 aprile 2010, n. 4379Nuove misure regionali di controllo ed eradicazione di Anoplophora chinensis in Regione Lombardia, ha programmato per il verde pubblico controlli periodici e trattamenti insetticidi preventivi.

In aree di proprietà privata si richiede la collaborazione dei cittadini. Nel caso trovino l’insetto oppure rinvengano alla base degli alberi i caratteristici fori sono invitati a  comunicare le proprie osservazioni a:

Regione Lombardia
Ufficio Fitopatologico
tel. 02 6765.8017

Comune di Milano
Area Verde
Ufficio Alberature
tel. 02 884.67391/67421

È una malattia di origine fungina molto virulenta che non dà la possibilità di sopravvivenza agli alberi colpiti.

La lotta obbligatoria al cancro colorato del platano, considerato che al momento risulta la malattia più grave presente sul territorio cittadino, viene realizzata in applicazione di quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 29 febbraio 2012, n. 60166Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione del cancro colorato del platano causato da Ceratocystis fimbriata e dalle norme tecniche emanate dal Servizio Fitosanitario Regionale.

Nel 2006 nella zona ovest di Milano è stata individuata la presenza, molto dannosa per alcune specie arboree, di un insetto di origine asiatica che rappresenta un serio problema in ambito urbano, forestale e agricolo.

L’insetto è assolutamente privo di pericoli per l’uomo ma, a causa del potente apparato trituratore degli adulti e soprattutto dell’azione prolungata delle larve, danneggia molte piante caducifoglie quali aceri, ippocastani, betulle, noccioli, faggi, platani ecc.

La lotta obbligatoria all’Anoplophora chinensis, che al momento ha provocato danni ingenti nei territori del Nord America e si è insediata in alcuni comuni a nord-ovest di Milano, è messa in atto secondo le direttive del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 9 novembre 2007Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cerambicide asiatico Anoplophora chinensis (Thomson) integrato dalle direttive regionali del Decreto Regionale del 27 aprile 2010, n. 4379, Nuove misure regionali di controllo ed eradicazione di Anoplophora chinensis in Regione Lombardia e dalle norme tecniche emanate dal Servizio Fitosanitario Regionale.

L’insetto (Thaumetopoea pityocampa) è una piccola farfalla innocua nello stadio adulto che, allo stadio larvale vive in famiglie numerose entro particolari strutture protettive (nidi) ed è caratterizzato da un elevato potere defoliante di conifere (soprattutto pini e cedri) e provoca manifestazioni allergiche a causa della fitta peluria urticante.

La lotta obbligatoria contro la processionaria del pino deve essere effettuata in applicazione di quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 17 aprile 1998, n. 356, Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa pityocampa.

Il colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora) colpisce numerose rosacee coltivate, arboree e arbustive; viene così detto per il caratteristico imbrunimento dei germogli, dei fiori e delle foglie che sembra causato da una fiammata. Il colpo di fuoco batterico può manifestarsi su tutte le parti aeree della pianta. I sintomi possono evidenziarsi dalla ripresa vegetativa con avvizzimento e annerimento dei mazzetti fiorali e più tardi, dopo l'allegagione, con l'imbrunimento e successivo disseccamento dei frutticini.

Fra le piante ad interesse ornamentale, i generi particolarmente danneggiati dagli attacchi della batteriosi sono generi appartenenti alla famiglia delle rosacee (il pero ed il melo, il Chaenomeles, Cotoneaster, Crataegus, Cydonia, Pyracantha, Sorbus).  Per questo il Decreto Ministeriale 27/3/1996, che stabilisce l'obbligatorietà della lotta, impone di estirpare e distruggere immediatamente ogni pianta visibilmente infetta e, intorno ad essa, ogni altra pianta ospite per un raggio di dieci metri.

La lotta obbligatoria contro il colpo di fuoco batterico viene realizzata in applicazione di quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 10 settembre 1999, n. 356Regolamento recante misure per la lotta obbligatoria contro il colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora), nel territorio della Repubblica.

La malattia, causata dalla presenza del Plum pox virus (PPV), colpisce la maggior parte delle drupacee di interesse agronomico: albicocco (Prunus armeniaca), susino (Prunus domestica e Prunus salicina), pesco (Prunus persica), mandorlo (Prunus amygdalus), mirabolano (Prunus cerasifera) e numerose prunoidee ornamentali.

Nella nostra regione la malattia è stata diagnosticata per la prima volta nel 1996, in provincia di Mantova. Come tutte le virosi è una malattia incurabile, l’unico mezzo di lotta consiste nell’eliminazione delle piante malate affinché non diventino un potenziale inoculo di infezione per le altre piante.

La lotta obbligatoria contro il virus Sharka viene realizzata in applicazione di quanto previsto dal Decreto del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste del 26 novembre 1992, sostituito dal successivo Decreto del Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali del 29 novembre 1996Lotta obbligatoria contro il virus della Vaiolatura delle Drupacee (Sharka).

La cocciniglia (Comstockaspis perniciosa Comst) forma incrostazioni ben evidenti su tronchi e rami. Le punture provocano sui tronchi alterazioni rossastre evidenziabili asportando la corteccia. Le rilevanti incrostazioni sui rami, causano il  deperimento e il disseccamento.

La lotta obbligatoria di questo fitofago viene realizzata in applicazione di quanto previsto dal Decreto Ministeriale di Lotta obbligatoria 17 aprile 1998.

L’insetto Dryocosmus kuriphilus (cinipide galligeno del castagno), originario della Cina e finora mai rinvenuto in Europa, è considerato tra i più dannosi insetti del castagno.
Determina la formazione di  galle a carico dei  germogli del  castagno e deprime  lo sviluppo  vegetativo, causando una drastica riduzione della produzione.

Alla schiusa della uova, i danni arrecati dalle larve sono molto evidenti: formazione di galle, ingrossamenti in varie forme e dimensioni, a carico di gemme, foglie e amenti del castagno. Nei casi più gravi, le piante deperiscono progressivamente e muoiono.

Uno degli interventi più efficaci consiste nella potatura precoce dei getti colpiti in primavera, prima dello sfarfallamento delle femmine, e nella loro distruzione.

La lotta obbligatoria di questo insetto viene effettuata in applicazione di quanto previsto dal Decreto Ministeriale di Lotta obbligatoria 23 febbraio 2006, Misure per la lotta obbligatoria contro il cinipide del castagno Dryocosmus kuriphilus (Yasumatsu).

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Aggiornato il: 17/10/2022