Cultura. Palazzo Morando, apre oggi la mostra "Cristóbal Balenciaga | Shoes from Spain Tribute"

Cultura. Palazzo Morando, apre oggi la mostra "Cristóbal Balenciaga | Shoes from Spain Tribute"

Dal 21 febbraio e fino al 2 marzo la prima esposizione monografica omaggio a Cristóbal Balenciaga in Italia, promossa dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (FICE) e patrocinata da Comune di Milano e Camera Nazionale della Moda Italiana, con il supporto di varie istituzioni spagnole presenti in Italia come la Delegazione Culturale e Scientifica dell'Ambasciata di Spagna in Italia, l’Ufficio Economico e Commerciale dell'Ambasciata di Spagna in Italia, la Delegazione Spagnola per il Turismo a Milano e l'Istituto Cervantes a Milano
 
Locandina
 
Milano, 21 febbraio 2025 – Da un dialogo tra il DNA di Cristóbal Balenciaga e la creatività contemporanea del settore calzaturiero spagnolo è nato nella mente e nella volontà di Javier Echeverría Sola il progetto della mostra milanese “CRISTÓBAL BALENCIAGA | Shoes from Spain Tribute”, della quale è organizzatore e curatore.
Il progetto è promosso dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (FICE) e, in particolare, dalla sua presidentessa Rosana Perán, che è anche presidentessa della Confederazione Europea delle Calzature (CEC) e vicepresidentessa del gruppo Pikolinos.
 
“Questa mostra è un dialogo tra i valori di creatività, qualità, eccellenza, know-how e innovazione che definivano gli atelier di Haute Couture del maestro Cristóbal Balenciaga. Valori che sono vivi ancora oggi nell’artigianalità delle nostre aziende calzaturiere – come ci piace dire, viaggiando dalla tradizione all'innovazione – dichiara Rosana Perán.
 
Allestita da Elisa Ossino Studio, all’interno di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine in via Sant’Andrea a Milano, occupa sia la grande area del piano terra dedicata alle esposizioni temporanee sia il prezioso Salottino dorato al primo piano dal delicato pavimento ad affresco, dove viene svelato l'ultimo abito di Balenciaga della mostra.
Cristóbal Balenciaga è noto per il suo approccio rivoluzionario alla silhouette femminile. Partendo proprio da questo presupposto, FICE ha pensato di creare un percorso espositivo che unisse in dialogo due realtà dal DNA spagnolo – il mito del grande couturier e i più brillanti esponenti dell’industria calzaturiera spagnola di oggi. La mostra vuole essere dunque il ponte per presentare a Milano, prestigiosa capitale mondiale della moda nonché simbolo del Made in Italy, la tradizione di Marca España.
 
Venticinque sono i modelli di Cristóbal Balenciaga proposti, in esposizione inedita, provenienti da collezioni museali e private. A questi sono abbinate una serie di calzature, realizzate da altrettanti marchi spagnoli, attentamente selezionate da una giuria di professionisti italiani e spagnoli. In questo contesto, esemplare è inoltre il materiale d’archivio, che comprende giornali e fotografie risalenti ai decenni di attività del couturier.
I capi giungono dai Musei Cristóbal Balenciaga di Getaria, del Traje di Madrid, del Disseny di Barcelona e dalle Collezioni Sonsoles Diez de Rivera y de Icaza, Antoni de Montpalau, Alventosa-Talamantes, Teresa Berganza, e Swarovski Heritage Collection. Hanno contribuito all’esposizione anche due collezioni private specializzate in documenti di moda, la Collezione Tere Garasa e la Collezione López-Trabado.
Le calzature, realizzate esclusivamente per quest’evento, sono state prodotte dalle seguenti venticinque aziende spagnole: Alhamas, Alohas, Casteller, Chie Mihara, Creaciones S. W., De Flores Y Floreros, Flabelus, Gaimo, Hispanitas, Kanna, Lottusse, Magnanni, Magrit, Martinelli, Mascaró, Pedro Garcia, Pedro Miralles, Pertini, Pikolinos, Pitillos, Pons Quintana, Pretty Ballerinas, Ras, Ria Menorca e Zinda.
Queste fanno parte delle oltre 400 aziende rappresentate dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (FICE), che riunisce circa il 90% della produzione nazionale di calzature. Fondata nel 1977, FICE svolge un ruolo fondamentale nella promozione e nell'internazionalizzazione del settore calzaturiero spagnolo, supportando le imprese nell'accesso a nuovi mercati, organizzando fiere internazionali e sviluppando strategie per consolidare la presenza globale del marchio “Shoes from Spain”.
 
Per questo progetto, nello specifico, ha coinvolto per la realizzazione delle calzature anche selezionati artigiani del ricamo e delle arti applicate, quali Francisco Carrera Iglesias, Ángeles Espinar, Jesús Rosado, Encarnita Berrio, Corina Roselló, Mariana Barturen e Teresa de la Pisa.
Il percorso espositivo, progettato da Elisa Ossino Studio, coinvolge il visitatore alla scoperta del mito Cristóbal Balenciaga. “Scale, basamenti, specchi e tendaggi mettono in evidenza le linee, le pieghe e i volumi degli abiti di Cristóbal Balenciaga, enfatizzandone l’aspetto architettonico. L’obiettivo dell’allestimento è esplorare i diversi aspetti della visione di Balenciaga: la tensione tra struttura e morbidezza, l’uso audace delle forme geometriche, l’equilibrio tra tradizione e innovazione che vengono narrati tramite elementi semplici dal significato simbolico – dichiara Elisa Ossino.
 
La vetrina delle mostre temporanee, che affaccia su via Sant’Andrea, rappresenta una prima finestra sul progetto. L’abito a palloncino in seta nera degli anni Sessanta in essa esposto può essere scoperto anche dall’interno della mostra attraverso uno spioncino: per sentirsi Balenciaga stesso che, da dietro i tendaggi del suo atelier parigino, osservava i modelli sfilare davanti alle clienti estasiate.
La mostra, suddivisa in otto aree tra il piano terreno e il Salottino dorato al piano superiore, vede narrare gli abiti come opere d’arte trattandoli come sculture senza tempo. L’allestimento, che si sviluppa in stanze o scatole monocromatiche, prende ispirazione dai codici di Cristóbal Balenciaga: il bianco-burro del suo atelier parigino e il nero profondo che esalta l’architettura delle sue opere.
L’entrata della mostra, caratterizzata da lunghi tendaggi bianchi, prepara il visitatore all’immersione nella prima area – from TRADITION to INNOVATION. Qui trovano spazio due modelli dalla storia affascinante: l’abito “infanta” con colletto camicia, tra i più antichi, risale al 1939; il completo da sera, composto da un abito lungo avorio e una cappa color lampone, venne indossato dalla Contessa di Torroella de Montgrí nel 1962, in occasione del matrimonio tra Juan Carlos e Sofia, i futuri monarchi di Spagna. La Principessa Grace di Monaco, dopo averlo visto, ne ordinò un duplicato in blu. Recentemente, la Regina Letizia è stata fotografata da Annie Leibovitz con la cappa color lampone originale per i nuovi ritratti ufficiali, commissionati dalla Banca di Spagna.
Nella seconda sezione, denominata THE MOST SPANISH WARDROBE, sono presenti tre capi selezionati direttamente dal guardaroba di Sonsoles Diez de Rivera e di sua madre, la Marchesa di Llanzol, entrambe clienti e amiche personali di Cristóbal Balenciaga.  Uno di questi è l’abito da cocktail in taffetà di seta fucsia a palloncino con cui Sonsoles venne presentata da Cristóbal Balenciaga a Hubert de Givenchy nel 1955: fu lo stesso couturier che le suggerì di indossare proprio quel modello in questa circostanza. Lo stesso abito venne indossato, sempre nel 1955, da Claudia Heard de Osborne al Teatro alla Scala. 
 
Secondo le parole del curatore Javier Echeverría Sola, “è un vero onore avere gli abiti, la testimonianza e l'entusiasmo di Sonsoles Diez de Rivera in questo omaggio a Cristóbal Balenciaga nella sua prima mostra monografica in Italia: è una delle persone che ha fatto di più per la conservazione e la diffusione dell'opera di Balenciaga, salvaguardando sempre i suoi standard di eleganza”.
 
La sala successiva è dedicata agli abiti da sera, che da sempre rappresentano la massima espressione stilistica di un couturier. Così, ben cinque modelli sono protagonisti della sezione LA ROBE DE SOIR. Tra questi, un pezzo unico: dopo 60 anni torna a Milano il vestito sari in broccato di seta argento indossato dal celebre mezzosoprano Teresa Berganza in occasione del suo concerto al Conservatorio di Milano, tenutosi il 22 aprile 1965. Risalta anche l’abito da gran sera a sirena nero con grande volant ventaglio color tabacco fotografato da Richard Avedon per la cover del numero di novembre 1952 di Harper’s Bazaar.
Segue IMMERSIVE BALENCIAGA, un vero e proprio tuffo nel mondo di Cristóbal che esplora un altro suo volto creativo. Ed ecco, oltre all’abito in vetrina da scoprire attraverso uno spioncino, tre coppie di pezzi – tra cui due raffinati coprispalla – in una sala oscura dalla geometria inattesa.
 
Nero, colore non colore, simbolo di Cristóbal Balenciaga. Una teoria che rende di forte impatto la sequenza di abiti, ispirati al mondo clericale, denominata BALENCIAGA’S BLACK / SPANISH BLACK. Velluto, ricami, e seta: tutto rigorosamente nero. Cinque look che conducono il visitatore al THE BRIDE, uno strepitoso abito da sposa in shantung di seta avorio, l’unico esemplare Balenciaga ricamato interamente in filo d’argento. Realizzato espressamente per Sonsoles Diez de Rivera, si ispira ai mantelli delle vergini di Siviglia, la cui carnagione candida e i capelli neri gli ricordavano la stessa Sonsoles.
 
Nuclei a parte sono quelli dedicati rispettivamente a due esclusivi abiti da sera. Il primo, creato nel 1951 e appartenente alla Swarovski Heritage Collection, è interamente ricamato con perline e cristalli. L’altro, esposto nel Salottino al piano nobile normalmente non accessibile al pubblico per tutelare il preziosissimo pavimento affrescato, è il gran finale: si tratta di un abito da sera in seta rosa pallido impreziosito da paillettes e perline dorate, abbinato ad un cappotto in raso di seta ton sur ton. 
Gli abiti, esposti su manichini Bonaveri, sono abbinati ai modelli di calzature creati dai designer delle venticinque aziende spagnole. Alcune di queste hanno collaborato, per la realizzazione di tomaie e tacchi, con una serie di storici atelier, valorizzando la tradizionale expertise artigianale spagnola. Figurano i ricami degli scialli di Manila di Ángeles Espinar; Francisco Carrera Iglesias, noto come Paquili, e Jesús Rosado riferimenti per il ricamo d’arte sacra; i preziosi fiori in tessuto di Mariana Barturen; Encarnita Berrio esperta di tecniche tradizionali per veli e mantiglie; i ricami lunéville di Corina Roselló; la scultrice Teresa de la Pisa, con le sue opere floreali in metallo.
 
“CRISTÓBAL BALENCIAGA | Shoes from Spain Tribute” gode del sostegno di ICEX, in qualità di sponsor principale, e dei governi delle comunità autonome con una grande tradizione calzaturiera come la Comunità Valenciana, La Rioja, le Baleari insieme al Consell de Menorca, Castilla-La Mancha e Murcia. Collaborano anche Acción Cultural Española e Cesce.
 
La mostra è inoltre patrocinata dal Comune di Milano e dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e supportata da varie istituzioni spagnole presenti in Italia – la Delegazione Culturale e Scientifica dell'Ambasciata di Spagna in Italia, l’Ufficio Economico e Commerciale dell'Ambasciata di Spagna in Italia, la Delegazione Spagnola per il Turismo a Milano e l'Istituto Cervantes a Milano.
 
"Siamo felici e orgogliosi di ospitare questa speciale e preziosa mostra dedicata al genio creativo di Cristóbal Balenciaga. Una personale che si inserisce coerentemente nel programma espositivo di Palazzo Morando, che sta registrando successi importanti grazie al lavoro della nostra direzione scientifica, che ha scelto di presentarsi alla città e ai tanti turisti che scelgono di visitare Milano dedicando anche affondi monografici e tematici a protagonisti della storia, del costume e della moda della nostra città e del Novecento, proprio come nel caso di questa esposizione. Un particolare ringraziamento quindi a Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (FICE) e alla sua presidente Rosana Perán che ha ispirato e dato il via al progetto – ha spiegato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
 
Il progetto è stato reso possibile grazie anche al sostegno di importanti partnership quali Swarovski, Palazzo Cordusio A Gran Meliá Hotel, Natura Bissé, MICAM, Fundación Ficia, Momad, Concentrix e sponsorizzazioni tecniche quali Biemme Solutions, Bonaveri, Dedar, Deltalight, Dresswall, Medit Italia e OmniDecor.

Argomenti:

Aggiornato il: 21/02/2025