Servizi abitativi transitori (SAT): cosa sono, destinatari

Il Comune di Milano e Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale) Milano mettono a disposizione una quota di alloggi pubblici da utilizzare per i Servizi abitativi transitori (Sat), da assegnare con un contratto di locazione per un periodo determinato.

Possono presentare la domanda per i Servizi abitativi transitori (Sat) i cittadini residenti nel Comune di Milano che possiedono i requisiti per l’accesso ai Servizi abitativi pubblici Sap ovvero:

  • cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione europea ovvero stranieri titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale e che esercitano una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo, stranieri che, in base alla normativa statale, beneficiano di un trattamento uguale a quello riservato ai cittadini italiani ai fini dell’accesso ai servizi abitativi pubblici comunque denominati;
  • residenza anagrafica o svolgimento di attività lavorativa nella Regione Lombardia alla data di presentazione della domanda;
  • ISEE 2021 del nucleo familiare non superiore ad € 16.000 e valori patrimoniali, mobiliari ed immobiliari, del medesimo nucleo familiare determinati come di seguito indicato:
  • per i nuclei familiari composti da un solo componente la soglia patrimoniale è     
    determinata nel valore di euro 22.000,00;
  • per i nuclei familiari con due o più componenti, la soglia patrimoniale è determinata nel valore di euro 16.000,00 + (euro 5.000,00 x il Parametro della Scala di Equivalenza [PSE]);
  • assenza di titolarità di diritti di proprietà o di altri diritti reali di godimento su beni immobili adeguati alle esigenze del nucleo familiare, ubicati nel territorio italiano o all’estero;
  • assenza di precedenti assegnazioni di alloggi sociali destinati a servizi abitativi pubblici per i quali, nei precedenti cinque anni, è stata dichiarata la decadenza o è stato disposto l’annullamento, con conseguente risoluzione del contratto di locazione;
  • assenza di dichiarazione di decadenza dall’assegnazione di alloggi di servizi abitativi pubblici per morosità colpevole, in relazione al pagamento del canone di locazione ovvero al rimborso delle spese;
  • assenza di eventi di occupazione abusiva di alloggio o di unità immobiliare ad uso non residenziale o di spazi pubblici e/o privati negli ultimi cinque anni;
  • non aver ceduto, in tutto o in parte, fuori dai casi previsti dalla legge, l’alloggio precedentemente assegnato o sue pertinenze in locazione;
  • assenza di precedente assegnazione, in proprietà, di alloggio realizzato con contributo pubblico o finanziamento agevolato in qualunque forma, concesso dallo Stato, dalla Regione, dagli enti territoriali o da altri enti pubblici.

I richiedenti devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • nuclei familiari che debbono forzatamente rilasciare l’alloggio in cui abitano a seguito di provvedimento esecutivo di sfratto per finita locazione o per morosità incolpevole nel pagamento del canone di locazione;
  • nuclei familiari che abbiano rilasciato l’alloggio in cui abitavano nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda, a seguito di provvedimento eseguito di sfratto per finita locazione o per morosità incolpevole nel pagamento del canone di locazione e che permangono in una situazione di precarietà abitativa;
  • nuclei familiari che abbiano rilasciato l’alloggio in cui abitavano nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda a causa di sua inagibilità dovuta ad evento calamitoso, dichiarata da organismo tecnicamente competente e che permangono in una situazione di precarietà abitativa;
  • nuclei familiari che debbono forzatamente rilasciare l’alloggio di proprietà in cui abitano a seguito di decreto di trasferimento del bene pignorato per il mancato pagamento delle rate di mutuo e/o delle spese condominiali purché il mancato pagamento sia dovuto a morosità incolpevole;
  • nuclei familiari che abbiano rilasciato l’alloggio di proprietà in cui abitavano, a seguito di decreto di trasferimento del bene pignorato, emesso nei sei mesi precedenti la data di presentazione della domanda, per il mancato pagamento delle rate di mutuo e/o delle spese condominiali purché il mancato pagamento sia dovuto a morosità incolpevole e che permangono in una situazione di precarietà abitativa;
  • nuclei familiari privi di alloggio che necessitano di urgente sistemazione abitativa.

Le domande sono valutate in ordine cronologico di protocollo, sino ad esaurimento del numero di alloggi messi a disposizione per i Servizi abitativi transitori (Sat), che per l’anno 2022 è di n. 300.

Per la presentazione della domanda il cittadino può avvalersi del supporto delle organizzazioni sindacali degli inquilini.

È possibile derogare all'ordine cronologico di protocollo presentando apposita istanza motivata, indicando il numero di protocollo della domanda.

Le informazioni relative alle domande per assegnazione alloggi Sat saranno fornite esclusivamente inviando una e-mail a: 

ServiziAbitativiTransitori@comune.milano.it  

indicando nome, cognome, e protocollo generale della domanda.

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Aggiornato il: 20/11/2023