NEL VENTO DELLA POESIA - Museo di Storia Naturale
Nel vento della poesia. La Natura nei libri e nelle opere di Alberto Casiraghy
Oltre cento pezzi alla scoperta del mondo lieve e libero di un grande artista del libro
Il Museo di Storia Naturale di Milano presenta la mostra “Nel vento della poesia. La Natura nei libri e nelle opere di Alberto Casiraghy”, promossa dal Comune di Milano – Cultura e dal Museo di Storia Naturale, con la curatela di Andrea Tomasetig e con il sostegno di Coltellerie Berti e di Consigli.
Brianzolo, Casiraghy è un artista del libro che spicca per bravura e originalità tra gli stampatori italiani e internazionali. Gli undicimila librini pubblicati dalle sue edizioni Pulcinoelefante in oltre quarant’anni di attività, di cui più di mille con la poetessa Alda Merini, lo hanno fatto conoscere oltre la cerchia dei bibliofili.
La mostra non è solo una rilettura del catalogo attraverso una chiave specifica (la natura) non ancora utilizzata ma la proposta del nucleo centrale del suo lavoro, dove gioca tutti i ruoli (tipografo, autore, artista ed editore) all’insegna di una visione del mondo profondamente legata alla natura. Nei suoi testi trovano posto il vento, gli alberi, le radici, il bosco, il fiume, sa vederli e sentirli oltre le apparenze, è in sintonia con loro e sa meravigliarsi delle loro infinite risorse. Ha per “amici” tutti gli animali, quelli veri e quelli creati dalla sua immaginazione, si sdegna per come sono (mal)trattati e non si sogna di mangiarli. I pesci presi all’amo, le balene arpionate, le aragoste straziate a Natale e soprattutto i maiali destinati al macello restano impressi in modo indelebile. Una costante è poi l’amore per l’Africa, insieme a quello per la tipografia e i libri.
I suoi aforismi, essenziali e spesso spiazzanti sono accompagnati da grafiche e collage fantasiosi e surreali. Il tutto è confezionato in poche copie nell’inconfondibile e inimitabile formato dei “pulcini”. Una sezione è dedicata alle “affinità elettive” di Casiraghy, ossia a pensieri e aforismi di autori del passato e contemporanei condivisi da Alberto e da lui accompagnati da un’opera. Vale anche il caso complementare: una manciata di artisti che bene si rapportano ai suoi testi. Ora si aggiunge la novità delle opere uniche di formato più grande.
Nei mesi più tragici della pandemia, Casiraghy ha trovato nella solitaria attività artistica rifugio e sollievo e l’ha mantenuta anche dopo. Ed ecco apparire una straordinaria galleria di animali antropomorfi e fantastici, capre e cavalli occhiuti, agnellini, pesci che volano, uccelli, scale sospese verso l’infinito o il nulla, il mare e i suoi abissi, barchette di gusci di noce, fili d’erba e fiori poetici o astratti che si stagliano solitari ed essenziali.
La mostra presenta oltre cento pezzi, librini e opere originali mescolati insieme. Il percorso della mostra è diviso in sei sezioni: La Natura; Gli “amici animali”; Le affinità elettive; La tipografia e i libri; Altre opere; I cimeli. Nell’ultima sezione trovano posti curiosi e bizzarri regali di Alda Merini, maschere africane, carte e oggetti i più disparati provenienti dalla casa del mago di Osnago, una sorta di Wunderkammer in sintonia con il luogo. Per chiudere, una cascata di librini volteggia nel centro della sala a simboleggiare lo spirito lieve e libero del protagonista.
Dal 23 settembre al 12 novembre
La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso