SEZIONE DI ENTOMOLOGIA: Libellule che arrivano

SEZIONE DI ENTOMOLOGIA: Libellule che arrivano

A causa dei cambiamenti climatici in corso legati al riscaldamento globale, ambienti che in precedenza non erano idonei, per le condizioni climatiche locali, a ospitare specie macroterme, ossia legate a livelli di temperatura più elevati, lo diventano in numero sempre maggiore. Il motivo principale di questa situazione risiede probabilmente non tanto nelle temperature della buona stagione, più elevate e prolungate nel tempo, quanto negli inverni più miti, spesso con assenza o quasi di gelate, che consentono lo svernamento e quindi l’insediamento permanente di specie che un tempo avrebbero potuto, nel migliore dei casi, formare popolazioni avventizie destinate a scomparire all’arrivo della stagione fredda.

Le libellule, che costituiscono l’ordine degli Odonati, sono in genere ottimi volatori, capaci di coprire grandi distanze alla ricerca di nuovi habitat da colonizzare; le specie macroterme sono quindi in grado di rispondere in tempi brevi a questi cambiamenti climatici favorevoli, espandendo sempre più verso nord e verso quote più elevate il loro areale. L’osservazione di tali processi è notevolmente facilitata dal fatto che le libellule sono insetti vistosi, per lo più facilmente identificabili anche a distanza, la cui comparsa non passa quindi inosservata.

Il monitoraggio, in corso da decenni, degli ambienti acquatici (soprattutto lombardi) ha permesso di rilevare come alcune specie a gravitazione prevalentemente meridionale, un tempo più o meno rare nella nostra regione, siano attualmente presenti ovunque esistano habitat idonei, e alcune vengano ripetutamente osservate anche in montagna oltre i 1000 m; è il caso, ad esempio, di Erythromma viridulum o di Anax parthenope.

Altre specie, fino a pochi anni fa totalmente assenti nel territorio lombardo, ossia Trithemis annulata (nella foto) e Selysiothemis nigra, vi hanno recentemente fatto la loro comparsa e sono ora presenti stabilmente, con popolazioni anche abbondanti.

Il fenomeno non riguarda ovviamente solo la nostra regione. Per le nostre isole maggiori, segnaliamo la specie africana Orthetrum trinacria, riscoperta in Sicilia nel 1973 dopo oltre 130 anni e nello stesso anno rinvenuta per la prima volta in Sardegna, Brachythemis impartita, comparsa negli anni ’80 dello scorso secolo, e la più recente Diplacodes lefebvrii, scoperta in Sardegna solo nel 2013, tutte attualmente presenti con popolazioni stabili.

nella foto: Trithemis annulata, inconfondibile fra le libellule italiane per la splendida colorazione violetta, fino al 2014, quando è stata osservata per la prima volta in Lombardia, era nota a nord fino alla Toscana e alla zona confinante della Liguria. Attualmente è presente e localmente abbondante in varie località della pianura lombarda e del restante nord Italia. Foto M. Pavesi

 

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