SEZIONE DI ENTOMOLOGIA: Libellule che scompaiono

SEZIONE DI ENTOMOLOGIA: Libellule che scompaiono

Il riscaldamento globale attualmente in corso, se da un lato consente a molte specie prevalentemente meridionali di espandersi sempre più verso nord, presenta però il suo rovescio della medaglia. Le specie microterme, ossia legate a climi più freddi, per una serie di motivi risentono negativamente di questa situazione. Le ondate di calore sempre più intense e prolungate durante la bella stagione possono già di per sé rivelarsi incompatibili con la sopravvivenza di alcune di esse. A questo si aggiunge l’aumentata competizione alimentare con le specie macroterme in crescente espansione, quando non la predazione diretta da parte di queste ultime.

Nelle zone montane, l’invasione degli habitat da parte delle specie macroterme non è il problema principale. L’aumento delle temperature e la concomitante diminuzione delle precipitazioni, con prolungati periodi di siccità e non di rado scarso innevamento invernale, stanno causando la progressiva scomparsa delle piccole zone umide, come stagni, torbiere, prati allagati, di vitale importanza per alcune specie a distribuzione soprattutto settentrionale, presenti da noi come veri e propri relitti di climi più freddi dell’attuale e obbligatoriamente legate a questo tipo di ambienti.

Questa potrebbe essere in parte la causa dell’apparente declino di Sympetrum danae, non confermato negli anni recenti in alcune delle località storicamente note.

nella foto: Cordulia aenea

 

SEZIONE DI ENTOMOLOGIA: Libellule che scompaiono


Come conseguenza di questa situazione, varie specie un tempo più o meno ampiamente diffuse nell’area padana non risultano più presenti in molti di quelli che un tempo erano i loro habitat.

Erythromma najas, ancora nella seconda metà del secolo scorso non raro in varie località lombarde, risulta tuttora presente solo in 4 di queste. La causa è sicuramente in parte riconducibile all’espansione del congenere Erythromma viridulum, ampiamente presente anche negli stessi ambienti, ma più adattabile e spiccatamente macrotermo.

Cordulia aenea è in evidente rarefazione nell’area padana, in un ampio settore della quale le poche segnalazioni esistenti non sono state confermate negli anni recenti.

Libellula quadrimaculata (nella foto), un tempo ampiamente diffusa in tutta la pianura lombarda, è oggi presente quasi esclusivamente nel territorio collinare e montano.