I colori della scogliera madreporica - Museo di Storia Naturale
I colori della scogliera madreporica
Gli ambienti corallini tropicali sorprendono per la varietà e l’intensità delle colorazioni degli organismi viventi che li popolano.
Madrepore e coralli sono organismi animali, in forma di piccolissimi polipi che vivono in colonie composte da migliaia di individui, stabilmente ancorati alle formazioni calcaree da essi stessi prodotte. I colori delle madrepore sono dovuti soprattutto ai pigmenti delle alghe unicellulari, chiamate zooxantelle, che si trovano all’interno dei polipi corallini.
Nelle acque di questo ecosistema, relativamente povere di nutrienti e di plancton, i polipi corallini vivono grazie alle zooxantelle, i cui pigmenti colorati captano la luce solare per svolgere la fotosintesi, come la clorofilla delle piante terrestri. Per queste ragioni le formazioni madreporiche più colorate si sviluppano in acque superficiali, luminose e limpide.
L’elevata luminosità e la limpidezza dell’acqua permettono a molti animali, come pesci e crostacei, di utilizzare molto la vista per esplorare l’ambiente e per comunicare. Così, ad esempio, molte specie di pesci hanno evoluto colorazioni diversificate e appariscenti che permettono il riconoscimento del partner adatto per la riproduzione; questo implica una buona capacità di vedere i colori da parte dei pesci, alcuni dei quali percepiscono anche l’ultravioletto e la polarizzazione della luce. Molti piccoli animali, come numerose specie di crostacei e di molluschi, hanno invece evoluto colorazioni mimetiche che li rendono più difficilmente individuabili dai predatori.
Il cambiamento climatico attualmente in corso comporta l’aumento della temperatura dell’acqua. Questo fenomeno causa la morte delle zooxantelle e di conseguenza il cosiddetto “sbiancamento dei coralli”, con ripercussioni a catena che provocano la scomparsa di quasi ogni forma di vita dagli ecosistemi madreporici.