Il mimetismo criptico - Museo di Storia Naturale
Il mimetismo criptico
Numerose specie animali hanno forme, disegni e colori che rendono difficile percepire la loro presenza. In questi casi le forme, i disegni e i colori sembrano imitare quelli dell’ambiente circostante, spesso in modo sorprendentemente dettagliato. Moltissimi esemplari si trovano, ad esempio, tra gli insetti: falene, cavallette, mantidi, insetti foglia e insetti stecco comprendono numerose specie il cui aspetto è molto simile a quello di parti di vegetali. Il vantaggio più ovvio di questo tipo di adattamento all’ambiente è nel rendersi scarsamente visibili ai potenziali predatori, soprattutto se l’animale rimane immobile.
Lo stesso fenomeno si ritrova in molti altri gruppi zoologici, compresi i vertebrati, e viene definito “mimetismo criptico” o “criptismo” dalla parola greca kryptos = nascosto.
Al centro del diorama, a terra, si trova un esemplare di vipera del Gabon, che dimostra l’efficienza del mimetismo criptico anche per animali di dimensioni notevoli. Questo grosso serpente trascorre molto tempo immobile nella lettiera di foglie morte, dove può passare inosservato a causa della sua colorazione mimetica, in attesa del passaggio di una preda. Si ciba soprattutto di piccoli mammiferi e di uccelli terricoli, che uccide con un fulmineo morso velenoso. La specie è legata soprattutto alle foreste, ma si può trovare anche in ambienti limitrofi con vegetazione di altro tipo, comprese le zone coltivate. Non è particolarmente aggressiva ma può risultare pericolosa anche per le persone proprio a causa della sua scarsa visibilità.