La termorecezione nei serpenti - Museo di Storia Naturale
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Lunedì | chiuso |
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Martedì | 10:00 - 17:30 |
Mercoledì | 10:00 - 17:30 |
Giovedì | 10:00 - 17:30 |
Venerdì | 10:00 - 17:30 |
Sabato | 10:00 - 17:30 |
Domenica | 10:00 - 17:30 |
Ultimo ingresso ore 16.30
Chiuso 25 dicembre, 1° gennaio, lunedì di Pasqua e 1° maggio
Corso Venezia 55 - Milano
Info point: msn.milano@coopculture.it
Telefono: +39 02.884.63337
I serpenti possiedono occhi strutturalmente simili a quelli degli altri vertebrati e il numero di coni e bastoncelli è variabile a seconda delle specie, indicando la possibilità di vedere immagini a colori e in bianco e nero. Poiché la loro temperatura corporea dipende dalla temperatura ambientale, hanno bisogno di esporsi al sole per termoregolare e la scelta dei posti migliori per fare ciò è garantita da numerosi sensori termici sparsi su tutto il corpo.
Alcuni serpenti, come boa, pitoni e crotalini (ad esempio i serpenti a sonagli) possiedono alcuni organi termorecettori particolarmente sviluppati, posti sulla testa. Le fossette sensoriali sul muso dei serpenti a sonagli sono munite di centinaia di terminazioni nervose che convergono nel tetto ottico, una porzione del cervello in cui si formano le immagini provenienti dagli occhi. In questo modo i serpenti sono in grado di ottenere immagini multisensoriali formate da stimoli visivi e termici che rappresentano il paesaggio circostante e i contrasti di temperatura in esso presenti. Grazie a questi organi di senso, sono in grado di percepire differenze di temperatura di un millesimo di grado centigrado a un metro di distanza e di individuare le prede con estrema precisione.