Il Laboratorio di Tassidermia

Il Laboratorio di Tassidermia prepara con cura gli esemplari per le esposizioni e le collezioni di studio
Ma come funziona esattamente? Che differenza c'è con l'imbalsamazione? E chi è il tassidermista?

Il Laboratorio di Tassidermia

Che cos'è la tassidermia?

La tassidermia è l’arte della preparazione degli animali, in particolare dei vertebrati, per conservarne le spoglie a scopo espositivo e scientifico. 
Gli esemplari utilizzati per le esposizioni al pubblico sono preparati per riprodurne in modo realistico l’aspetto in vita e sono perciò detti “naturalizzati”.

nella foto: Francolino di Erckel preparato per esposizione nell’Ottocento
 

Il Laboratorio di Tassidermia

Si applica a tutti gli animali conservati nel museo?

Quelli da studio, in particolare mammiferi e uccelli, possono essere preparati più semplicemente “in pelle”, una modalità adatta alla preparazione sul campo e alla conservazione in poco spazio.

nella foto: Esemplari di Columbidi esotici preparati in pelle

Il Laboratorio di Tassidermia

Ma cosa significa tassidermia?

La parola “tassidermia” deriva dal greco: τάξις = taxis (ordinamento, sistemazione) e δέρμα = derma (pelle) e rispecchia il fatto che la pelle è l’unica parte dell’animale utilizzata per la preparazione, insieme a parti anatomiche come becchi, unghie, corna, palchi e denti.

nella foto: Pelle di ghepardo

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E lo scheletro?

Lo scheletro può essere conservato a parte, disarticolato oppure montato in connessione anatomica.

nella foto: Montaggio di uno scheletro di ghepardo

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Che differenza c'è con l'imbalsamazione?

Il termine “imbalsamazione” non è corretto, perché indica antiche tecniche di trattamento dei corpi basate sull’uso di sostanze (balsami) impregnanti e disidratanti, adatte a conservare l’intero apparato muscolo-scheletrico.

nella foto: Il laboratorio di tassidermia durante la preparazione del pesce luna

Il Laboratorio di Tassidermia

Chi è il tassidermista?

Nel laboratorio di tassidermia, sotto la supervisione del personale scientifico del Museo, lavora un tecnico preparatore specializzato, il tassidermista, che riunisce in sé conoscenze di anatomia e comportamento animale, doti artistiche e abilità artigianali.
Si tratta di una professione che richiede un’apposita licenza regionale e che rispetta una serie di severe norme e regole. 

nella foto: Scultura in plastilina della testa di un bufalo africano di foresta

Il Laboratorio di Tassidermia

Come avviene la fase di preparazione?

La preparazione tassidermica di un animale di medie o grandi dimensioni richiede la costruzione di un manichino rigido, che riproduca con accuratezza l’anatomia superficiale e un atteggiamento tipico della specie. Questa fase consiste in un lavoro di vera e propria scultura, che prevede la rilevazione di varie misure corporee sull’animale prima della sua preparazione.

nella foto: Preparazione del manichino in poliuretano e plastilina per un bufalo africano di foresta

Il Laboratorio di Tassidermia

Finalmente prende forma: l’applicazione della pelle

La pelle precedentemente conciata, cioè trattata con apposite sostanze per garantirne la conservazione nel tempo, è impiegata per rivestire il manichino, incollata e cucita attorno al medesimo. 

nella foto: Applicazione della pelle sul manichino

Il Laboratorio di Tassidermia

L'importanza dei dettagli

Particolare cura è necessaria per ricreare in modo convincente i dettagli dell’espressione, in particolare del muso dei mammiferi. Gli occhi sono riprodotti con semisfere in vetro realizzate da ditte specializzate; vengono colorati a mano sul lato interno riproducendo con precisione le caratteristiche dell’occhio dell’animale, con attenzione alle sfumature di colore dell’iride e alla tipica forma della pupilla.

nella foto: Occhi artificiali in preparazione per un esemplare di ghepardo

Il Laboratorio di Tassidermia

E per gli animali che non hanno pelo o piume?

Nel caso di pesci, anfibi e piccoli rettili, animali privi di pelo o di penne, le tecniche di tassidermia raramente permettono di ottenere effetti di convincente realismo naturalistico.
Per questo, oltre alla preparazione di esemplari autentici, il tassidermista realizza modelli e calchi con materiali sintetici. Talvolta questa scelta riguarda anche mammiferi e uccelli rari, per i quali non siano disponibili esemplari autentici.

nella foto: Calchi di rospo comune (in alto) rana verde (a destra) e salamandra pezzata (in basso)

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Come si realizza un modello?

I modelli sono vere e proprie sculture, pezzi unici di elevato realismo.
I calchi sono ottenuti a partire da esemplari autentici ricavando dapprima un guscio artificiale che riproduce in negativo e nei dettagli la forma dell’animale, poi un positivo identico all’originale.

nella foto: Preparazione di un calco di pesce balestra

Il Laboratorio di Tassidermia

Per realizzare modelli e calchi si possono utilizzare materiali diversi: resine sintetiche e siliconi opachi o traslucidi, rigidi o morbidi. Modelli e calchi vengono poi colorati a mano.
Il laboratorio di tassidermia svolge anche complessi interventi di restauro di esemplari storici usurati dal tempo o danneggiati.

nella foto: Colorazione del modello di un pesce pappagallo