L'Erbario

L\'Erbario

L’erbario è una raccolta di piante essiccate, montate (tramite spilli e fascette di carta) su fogli di carta di 28 × 42 cm. I principali raccoglitori sono Stucchi, Piazzoli Perroni, Sanvisenti, Proux, Banfi, Galasso, don Gelmini, coniugi Ghisotti, Perego, Sgorbati.
Delle originarie raccolte ottocentesche è rimasto soltanto l'“erbario Monza”, un complesso di duplicati ritrovato negli anni ‘30 del Novecento in alcuni locali della villa reale di Monza: circa 5.000 essiccati di angiosperme, pteridofite, briofite, licheni e alghe, di provenienza essenzialmente europea, raccolti da illustri botanici italiani e stranieri dell'Ottocento (es. De Notaris, Grigolato, Huguénin, Jan, Massalongo, fratelli Perini, Welden, Zanardini)

Contenuto: piante vascolari spontanee e coltivate, oltre a piccole raccolte di alghe, funghi, licheni e briofite. Sono conservati i tipi nomenclaturali di 8 specie di angiosperme (Aquilegia viscosa Gouan subsp. apuana Marchetti, isotipo; Oenothera stucchii Soldano, isotipo; Primula albenensis Banfi & Ferlinghetti, olotipo; Vitis ×bacoi Ardenghi, Galasso & Banfi, olotipo; Vitis ×goliath Ardenghi, Galasso & Banfi, olotipo; Vitis ×instabilis Ardenghi, Galasso, Banfi & Lastrucci, olotipo; Vitis ×koberi Ardenghi, Galasso, Banfi & Lastrucci, olotipo; Vitis ×ruggerii Ardenghi, Galasso, Banfi & Lastrucci, olotipo) e 1 varietà di alga (Distephanus speculum (Ehrenb.) Heckel var. monospicatus Malinverno, olotipo + isotipo).

Consistenza: circa 50.000 exiccata.

Data di costituzione: 1838. La raccolta originaria (Collezione Jan-De Cristoforis: circa 98.000 essiccati appartenenti a 17.000 specie) è andata completamente distrutta l’8 agosto 1943 durante la II Guerra Mondiale. L’attuale collezione è stata ricostituita a partire dal 1969, data della donazione dell’erbario Piazzoli Perroni.

Periodo di raccolta: dall’Ottocento a oggi

Principali contributori: personale dell’erbario, privati, enti, istituti.

Area geografica: tutto il mondo, con prevalenza di Lombardia, Italia, Europa e Brasile.

Metodo di conservazione: a secco.

Consultazione online: poco meno di 2.000 campioni sono digitalizzati e consultabili sul sito lombardiabeniculturali.it/botanica

Referenti
Mami Azuma (conservatore): mami.azuma@comune.milano.it
Gabriele Galasso: gabriele.galasso@comune.milano.it