Zoologia dei Vertebrati. Deforestazione e perdita di biodiversità - Museo di Storia Naturale
ZOOLOGIA DEI VERTEBRATI: Deforestazione e perdita di biodiversità
Le foreste pluviali tropicali sono oggetto di depauperamento in tutto il mondo, principalmente per cause di natura antropica. L’agricoltura di sussistenza, risultato a sua volta di un enorme aumento della popolazione umana nelle regioni interessate da questo ambiente, è tra le maggiori ragioni di perdita di territorio e di biodiversità forestali. Seguono per importanza l’agricoltura intensiva con finalità commerciali, l’industria forestale e l’estrazione mineraria con la costruzione di strade, agglomerati urbani e infrastrutture di servizio ad essi collegati.
La deforestazione spesso nasce in condizioni locali di forte disparità sociale, di corruzione e di sovrappopolazione. Le conseguenze sul piano ecologico sono però enormi a livello globale. La deforestazione è una delle maggiori cause dei cambiamenti climatici: gli incendi scatenati dall’uomo per liberare territori da destinare all’agricoltura e all’allevamento e la conseguente perdita di superficie di scambio fogliare aumentano la produzione di CO2, uno dei gas responsabili dell’effetto serra, con innalzamento della temperatura globale. La deforestazione è causa di dissesti idrogeologici e di perdita di suolo che, non più trattenuto dalle radici superficiali degli alberi, viene dilavato dalle intense piogge e non più sostituito.
La deforestazione è anche la ragione sottostante la diffusione di epidemie virali come l’AIDS, Ebola o la più recente pandemia da COVID-19. In tutti i casi è evidente il legame tra la penetrazione dell’uomo in regioni prima disabitate, la sovrappopolazione e la probabilità di contagio. I virus possono diffondersi nella popolazione umana attraverso il contatto con sangue di diversi mammiferi tra cui gorilla, scimpanzé, antilopi e pipistrelli della frutta uccisi per cibarsene (bushmeat).
Tuttavia, gli interessi dei bracconieri, dei boscaioli e dei minatori illegali si scontrano con quelli dei conservazionisti, come di recente accaduto nella Réserve de Faune à Okapis (Congo) con la morte, tra il 2012 e il 2017, di dieci impiegati della riserva.
Le componenti dell’ecosistema forestale sono tra loro interdipendenti. Nel Parc National Lopé-Okanda (Gabon) esiste un rapporto di simbiosi tra il gorilla e una pianta del genere Cola, che viene disseminata attraverso le feci della grande scimmia: l’eventuale scomparsa del gorilla determinerebbe un’alterazione della vegetazione della foresta.